Dolore cervicale e respirazione

DOLORE CERVICALE E RESPIRAZIONE

LA CATTIVA RESPIRAZIONE: una delle cause più comuni del dolore alla cervicale

Respirare è l’atto che compiamo più volte durante la giornata: se qualcosa disturba la nostra respirazione, alterandone flusso e numero di atti, potranno esserci varie conseguenze, tra cui l’irrigidimento dei muscoli cervicali e conseguente dolore.

In situazioni normali respiriamo per lo più usando il muscolo diaframma, espandendo il volume dell’ addome. Un buon numero di persone ha invece una respirazione

molto più “alta”: espande il torace e pochissimo la pancia.

problemi causati da un’alterata respirazione

  • Sovraccarico dei muscoli del collo:

Si è visto da recenti studi come un’alterata respirazione diaframmatica coinvolga in maniera massiccia tutti i muscoli cosiddetti “accessori” alla respirazione, come lo Sternocleidomastoideo (SCOM),lo Scaleno Anteriore e il grande e piccolo Pettorale, giusto per citarne alcuni.

Capiamo così come circa 15 mila atti respiratori giornalieri possano solo che creare una forte area di tensione in zona cervicale.

  • Irrigidisce il torace e la colonna vertebrale:

Se utilizzati male, il diaframma e gli altri muscoli respiratori diventano eccessivamente contratti. Come potremmo già immaginare ,diretta conseguenza della contrazione di questi muscoli e del loro sovrautilizzo, sarà una forte tensione sulle strutture alle quali questi muscoli si attaccano, ovverosia la gabbia toracica e

la colonna vertebrale dorsale.

Una ridotta mobilità toracica e della colonna dorsale potrà portare ad un ulteriore predisposizione ai problemi cervicali.

Possibili cause di una scorretta respirazione

  • traumi toracici : (Fratture costali,operazioni cardiache con apertura dello sterno o altri traumi al torace),possono modificare la meccanica respiratoria ed irrigidire la muscolatura
  • interventi addominali : Molto comune vedere la respirazione “alzarsi” (quindi diventare estremamente “toracica”) dopo accessi addominali: per evitare eccessive sollecitazioni all’addome, il corpo riduce l’attività del diaframma e passa a respirare di torace, e questa può diventare la sua nuova modalità “di default”.
  • Presenza di Ansia e stress (molto frequente) : La persona ansiosa o sotto stress emotivo tende a fare respiri alti e superficiali, e spesso si trova in apnea senza volerlo: ecco che abbiamo una respirazione costantemente scorretta, con le conseguenze che abbiamo detto sopra.
  • Problematiche Bronchiali e Polmonari : Chi è un fumatore incallito, oppure chi ha problemi asmatici o di ostruzione polmonare, ha necessariamente una respirazione toracica, quindi è più predisposto alle problematiche cervicali

 

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    CAPSULITE ADESIVA:

    CAPSULITE ADESIVA

    CAPSULITE ADESIVA: o “spalla congelata” , ecco la soluzione:

    La capsulite adesiva, nota anche come “spalla congelata”, è una condizione patologica della spalla caratterizzata da dolore e ridotta mobilità progressiva, sia attiva che passiva, talvolta da arrivare fino alla pseudoparalisi. Questa condizione è prevalentemente una condizione idiopatica ( senza una vera causa) è può colpire qualsiasi soggetto, ma da recenti studi si è visto avere una maggiore incidenza nei pazienti con diabete mellito e ipotiroidismo. Tradizionalmente, si pensava che la capsulite adesiva progredisse anche senza trattamento, da una fase dolorosa a una fase di recupero spontanea, fino a una durata di 12-18 mesi con la completa risoluzione dei sintomi. Recenti prove però, evinte su pazienti con limitazioni funzionali persistenti non trattate con idonea fisioterapia , hanno sfidato questa teoria, mostrando come permanesse molto spesso un importante deficit di mobilità.

    Quali sono le possibilità di trattamento?

    I trattamenti non chirurgici :

    -Fisioterapia: Nel 90% dei pazienti con capsulite adesiva, la fisioterapia risulta essere la migliore arma nella gestione del recupero della mobilità e nella gestione del dolore persistente

    -FANS e corticosteroidi orali

    -Infiltrazioni di corticosteroidi intra-articolari .Il trattamento chirurgico (per i pazienti che non hanno un miglioramento neppur minimo dopo 6-12 settimane di trattamento)

    -Sblocco manipolativo in sedazione locale

    -Release Capsulare : che consiste nell’ applicare in sede chirurgica una serie di incisioni sulla capsula

    Fisioterapia e spalla congelata

    Che ci dice la letteratura?:

    La Terapia Manuale di mobilizzazione della scapolo-toracica e della gleno-omerale risultano altamente efficaci nel migliorare:

    • ROM articolare di movimento.

    Gli esercizi terapeutici e gli stretching capsulari sotto una corretta guida fisioterapica sono fortemente raccomandati per :

    • Riduzione del dolore
    • Miglioramento del range di movimento (ROM)
    • Miglioramento della Funzionalità quotidiana sia della spalla che dell’intero braccio interessato .

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      MAL DI SCHIENA: ecco la soluzione!

      MAL DI SCHIENA

      MAL DI SCHIENA : ecco la soluzione al tuo dolore!

      La lombalgia è una patologia comune,che può presentarsi dall’età infantile,fino a quella adulta. È un disturbo che copre uno spettro di diversi tipi di dolore (p. es., nocicettivo, neuropatico e nociplastico o non specifico),che frequentemente si sovrappongono. Gli elementi che compongono la colonna lombare,sono soggetti a diversi fattori di stress e ciascuno di questi, da solo o in combinazione, può contribuire ad accrescere il mal di schiena. Questo disturbo colpisce quasi ogni aspetto della vita,come ad esempio:

      -sonno disturbato

      -difficoltà a piegarsi, allungarsi o girarsi

      -difficoltà a guidare e svolgere quotidianità come andare al lavoro

      – difficoltà nel cambio di postura

      -l’esercizio fisico diventa un’attività faticosa e ansiosa

      Cosa fare in questi casi?

       Distinguere i segni ed i sintomi del dolore nocicettivo (meccanico) dal dolore neuropatico (radicolopatia) è un primo passo essenziale nella diagnosi del mal di schiena. Test speciali come il sollevamento della gamba dritta o il test di Patrick possono essere utilizzati per aiutare a differenziare l’origine del mal di schiena del paziente. È inoltre essenziale saper (ri)conoscere i tipici segnali d’allarme del mal di schiena, come :

      -debolezza

      -incontinenza intestinale o vescicale

      – dolore che risveglia i pazienti dal sonno (sia bambini che adulti)

      Possono guidare il terapista verso una valutazione e un trattamento appropriati. 

      Trattamento del mal di schiena:

      La terapia manuale osteopatica (OMT) è un trattamento alternativo per l’ LBP, la quale riduce notevolmente il dolore e la disabilità,ripristinando le normali “ADL”

      activity day living (attività di vita quotidiana). Un’altra metodologia particolarmente utile nella gestione del mal di schiena,risulta essere l’esercizio terapeutico(tipologia McKenzie). Ovviamente la combinazione delle terapie e la completa gestione del mal di schiena da parte di un professionista,farà la differenza nel completo ritorno all’autonomia di vita sociale-lavorativa e sportiva.

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